Tutte le volte il giudizio è lo stesso. Non ci si aspettava la Tuscia così bella. Sono tanti anni che svolgo il lavoro di guida (che poi non considero un lavoro ma una grande occasione per tentare di far scoprire e apprezzare i tesori della mia terra) ed ogni volta noto che chiunque visiti il territorio, anche solo di passaggio,  ne resta affascinato.

Così è stato per Mimì e i suoi amici, che da Reggio Calabria arrivano in volo a Fiumicino e da lì raggiungono in bus Viterbo per un bellissimo tour di quattro giorni (ci vogliono tutti) alla scoperta del ricco patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico dell’Alto Lazio. Un gruppo unito il loro, davvero piacevole, appassionato e attratto dall’incanto dei luoghi.

Renato, il pilota del bus, ci conduce da nord a sud, dai monti Cimini ai Volsini, dal Lago di Vico a quello di Bolsena, dai caratteristici borghi aggrappati a speroni tufacei alla maremma laziale. Un’antologia quasi completa del paesaggio italiano, dove l’impronta culturale più forte è quella degli Etruschi.

Tra le tappe una piacevole sosta alla sagra della Ricotta a Zepponami (Montefiascone) per entrare a contatto con la cultura gastronomica locale.

Che dire: come sempre ricevo molto anche io. La complicità, l’affetto e l’armonia  che si crea con chi condivide con me queste esperienze hanno reso, anche stavolta, il distacco un pò malinconico.