Approfittando oggi di una visita guidata decido di girare un piccolo filmato alla città che muore.
L’emozione che si prova di fronte a Civita di Bagnoregio, piccolo borgo gioiello nel cuore della Tuscia, è unica. Unita al mondo soltanto da un lungo e stretto ponte costruito sull’ampia valle dei calanchi, la città che muore, ormai da tempo così chiamata a causa dei lenti franamenti delle parti d’argilla, racchiude un ciuffo di case medioevali e una popolazione di pochissime famiglie. Attraversata la caratteristica porta di Santa Maria si giunge alla chiesa di San Donato che, rimaneggiata nel corso del XVI secolo, conserva al suo interno un Crocefisso ligneo del ‘400 della scuola di Donatello. Da ammirare alcuni palazzi medievali e i resti della casa di San Bonaventura, mentre una passeggiata per i numerosi vicoli permette di scoprire piccole e graziose botteghe di artigianato locale e assaggiare vino e olio di produzione locale.