Non c’è visita più appropriata, durante le feste natalizie, di quella ai presepi, viventi o artistici che siano, nei borghi antichi, nelle chiese o esposti in mostra.
La nascita del presepio tradizionalmente si fa risalire all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività, con lo scopo di ricreare quell’atmosfera mistica del Natale di Betlemme. Dalle riproduzioni artistiche che ne seguono da parte dei più grandi maestri della scultura e della pittura, commissionate per i luoghi sacri più importanti, si passa, nei secoli successivi, alla diffusione del presepio prima nelle case dei nobili poi in quelle dei borghesi per arrivare in quelle della gente comune.
Se gli elementi di un presepio restano invariati (Maria e Giuseppe, Gesù Bambino, il bue e l’asinello, la capanna) lo stesso non può dirsi per i materiali usati o gli stili di costruzione delle rappresentazioni, spesso vere e proprie realizzazioni artistiche.
Al Santuario della Madonna della Quercia, dove mi reco stamattina, presso il Chiostro piccolo o della cisterna, si svolge fino al 6 gennaio 2013, la mostra “Cento presepi nel chiostro”. Il chiostro, interamente costruito in peperino (XV-XVI secolo), ospita al centro una cisterna, di linee sobrie ma di maestosa fattura, incorniciata da due colonne con capitelli corinzi sormontati da una trabeazione iscritta. Le lunette sono decorate da una serie di affreschi del XVII secolo raffiguranti i miracoli della Madonna della Quercia.
Non sono proprio cento, ma ogni presepio è un gioiello perché realizzato con amore dagli artigiani viterbesi che usano i materiali più diversi e inventano le creazioni più originali.
Così si può ammirare la Natività all’interno un tv anni ’70, oppure un raffinato presepio in vetro soffiato o dei curiosi panini che prendono le forme di Maria, Giuseppe e del Bambinello o la Palazzine di Villa Lante di Bagnaia calate nella Betlemme di Gesù Bambino o ancora cogliere l’amore di Maria che tiene in braccio il Bambino in una originale creazione in ferro.
Se siete amanti del presepio, non solo a Natale, o vi è sfuggita questa suggestiva mostra, potete sempre recarvi all’interno del Santuario dove, nella navata sinistra della chiesa, la Cappella del Sacro cuore ospita un Presepio permanente di artisti lucchesi, del XVI-XVII secolo.
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