Profferlo



Passeggiando per Viterbo è facile imbattersi nei “profferli”, caratteristici ed originali elementi achitettonici di questa città della Tuscia.
Dal tardo latino “proferulum”, a sua volta derivato dal greco “pro” e “fero” cioè portato avanti, costituisce una struttura particolarmente diffusa nell’area del viterbese e che ne caratterizza il tessuto edilizio dell’epoca: una ripida scala esterna poggiata su un arco ribassato, impostato in parte su pilastro, che giunge ad un pianerottolo o terrazzo sul quale si apre l’ingresso principale. Diffuso a partire dal XIII fino a tutto il XVI secolo rappresenta un’assimilazione di forme radicate in ambito rurale e portate all’interno dell’architettura cittadina da gruppi di diversa provenienza. La realizzazione della scala esterna comporta una diversa distribuzione degli ambienti per la netta separazione tra l’abitazione, posta a livello superiore, raggiungibile solo attraverso il profferlo e articolata solitamente su due piani collegati da una scala di legno, e il piano terra destinato ad ospitare le botteghe, la stalla o il deposito ovvero occupato dal pendio del terreno, permettendo in questo caso di superare dislivelli considerevoli. Gli interventi voluti dallo Stato Pontificio nel 1450, in occasione del Giubileo, impongono la demolizione di parte delle scale esterne, dando inizio ad un processo che continuerà fino al XIX secolo.

Un pensiero riguardo “Profferlo

  1. […] Una visita alla città può essere compiuta comodamente a piedi, entrando da una delle porte che si aprono lungo la cinta muraria ancora intatta e diversi sono gli itinerari consigliati: quello che da Piazza del Plebiscito conduce al polo religioso principale, il Colle del Duomo; quello che da Piazza delle Erbe, attraversando Corso Italia, porta al Santuario di Santa Rosa (dove è custodito intatto il corpo della Santa patrona), fino a Piazza della Rocca che ospita la particolare fontana del Vignola e il Museo Archeologico Nazionale; o ancora quello che da Piazza Fontana Grande porta fino alla Chiesa di San Sisto, uno dei monumenti romanici più interessanti della città. Il giro non può tralasciare i quartieri medievali di San Pellegrino e Pianoscarano, veri gioielli di contrade duecentesche che conservano le antiche case, le piazzette, le torri e i caratteristici profferli. […]

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