
La Tuscia vanta un’importante area termale riunita intorno a Viterbo, costituita da varie sorgenti di acqua sulfurea considerate tra le più abbondanti d’Italia. Il pregio risiede proprio nelle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, adatte a molteplici utilizzi in terapia termale, in particolare nella cura e prevenzione delle affezioni croniche di tutto l’apparato respiratorio e di quello osteoarticolaree, nelle malattie della cute, dell’apparato genitale e malattie dismetaboliche. Due sono gli stabilimenti, moderni e super attrezzati: le “Terme dei Papi” l’hotel “Salus Terme”, entrambi di elevata qualità sotto tutti i punti di vista. I centri termali aperti al pubblico sono quelli del Parco del Bullicame, del Bagnaccio e le Piscine Carletti. La Sorgente Bullicame, con i suoi 58 °C di temperatura, è considerata da semprela più famosa per le qualità terapeutiche. Posta al centro dell’omonimo parco, affiora in un laghetto formato da un profondo cratere naturale ed alimenta tre vasche frequentate da bagnanti. A sinistra della sorgente una stele riporta i versi della Divina Commedia dantesca in cui è citato il Bulicame di Viterbo. Di fronte all’entrata del parco, inoltre, è possibile visitare il rigoglioso Orto Botanico dell’ Università degli Studi della Tuscia. Il termine bullicame deriverebbe da bulicante, arcaica parola che descrive l’acqua con bolle. Gia’ il popolo etrusco usava le terapeutiche acque calde del Bullicame. Quando nel 310 a.C. i romani conquistarono l’Etruria meridionale sfruttarono le numerose sorgenti di acqua calda edificando ben quattordici Terme con costruzioni sontuose. Infatti, l’antica Roma non ebbe mai la fortuna di alimentare le sue terme con acque naturalmente calde, dovendo ricorrere a sistemi di riscaldamento artificiali all’interno delle strutture termali. Durante il medioevo questa località termale attirò una grande quantità di pontefici, da Papa Gregorio IX a papa Bonifacio IX che frequentava queste terme per alleviare i suoi dolori alle ossa. In particolare Papa Niccolò V trasse vantaggio dalle proprietà terapeutiche di queste acque e pertanto diede l’ordine di erigere un edificio dove potesse soggiornare quando ne aveva bisogno. Questo palazzo venne chiamato Bagno del Papa.
Il B&B La mucca e il gallo, nel cuore della Tuscia, propone un interessante pacchetto Terme
The Tuscia has an important thermal area gathered around Viterbo, consisting of various sulfur springs that are considered among the most abundant of Italy.
The advantage lies in the chemical and physical properties of water, suitable for all types in spa therapy. Already the Etruscans used the therapeutic warm waters of the city. When in 310 BC the Romans conquered southern Etruria took advantage of the many hot springs by building fourteen Spa with magnificent buildings.
During the Middle Ages, this spa town attracted a large number of popes, from Pope Gregory IX, Pope Boniface IX, who frequented this spa to relieve the pain in his bones. In particular, Pope Nicholas V took advantage of the therapeutic properties of these waters and therefore gave the order to erect a building where he could stay when he needed it. This building was called the Pope’s Bath.
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